La personalità è una combinazione di pensieri, emozioni e comportamenti che rendono ogni persona unica. E’ il suo modo di vedere, comprendere e relazionarsi con il mondo esterno, così come pure il modo in cui vede se stessa. La personalità inizia a formarsi durante l’infanzia, attraverso l’interazione tra fattori ereditari e ambientali. In particolare, ognuno di noi, in questa fase di vita, inizia a sviluppare dei tratti di personalità, cioè pattern cognitivi, percettivi e relazionali. Quando il tratto di personalità, di per sé non patologico, diventa rigido, intenso e disadattivo allora si parla di disturbo di personalità.
I Disturbi di Personalità sono caratterizzati da modalità rigide, intense e disadattive di percepire, reagire e relazionarsi alle altre persone ed agli eventi. Chi soffre di un disturbo di personalità trova difficoltà in diversi ambiti della vita: dall’ambito lavorativo a quello amicale, passando alle relazioni intime fino alla relazione con se stessi. Può manifestare croniche difficoltà a mantenere una relazione stabile e a controllare gli impulsi; le emozioni possono essere percepite come eccessive e incontrollabili.
Tali modalità disadattive appaiono generalmente in adolescenza o nella prima età adulta e tendono a rimanere stabili nel tempo.
I disturbi di personalità manifestano in genere difficoltà in almeno due delle quattro aree qui elencate:
- sfera cognitiva (pensieri, credenze, valutazioni)
- affettività (emozioni e umore)
- relazioni interpersonali
- controllo degli impulsi
I disturbi di personalità sono stati classificati in tre categorie:
Disturbi di personalità caratterizzati dal comportamento bizzarro:
- Disturbo paranoide di personalità: chi ne soffre tende ad interpretare il comportamento degli altri come malevolo, comportandosi così sempre in modo sospettoso.
- Disturbo schizoide di personalità: chi ne soffre non è interessato al contatto con gli altri, preferendo uno stile di vita riservato e distaccato dagli altri.
- Disturbo schizotipico di personalità: solitamente è presentato da persone eccentriche nel comportamento, che hanno scarso contatto con la realtà e tendono a dare un’assoluta rilevanza e certezza ad alcune intuizioni magiche.
Disturbi di personalità caratterizzati da un’alta emotività:
- Disturbo borderline di personalità: solitamente chi ne soffre presenta una marcata impulsività ed una forte instabilità sia nelle relazioni interpersonali sia nell’idea che ha di sé stesso, oscillando tra posizioni estreme in molti campi della propria vita.
- Disturbo istrionico di personalità: chi ne soffre tende a ricercare l’attenzione degli altri, ad essere sempre seduttivo e a manifestare in modo marcato e teatrale le proprie emozioni.
- Disturbo narcisistico di personalità: chi ne soffre tende a sentirsi il migliore di tutti, a ricercare l’ammirazione degli altri e a pensare che tutto gli sia dovuto, data l’importanza che si attribuisce.
- Disturbo antisociale di personalità: chi ne soffre è una persona che non rispetta in alcun modo le leggi, tende a violare i diritti degli altri, non prova senso di colpa per i crimini commessi.
Disturbi di personalità caratterizzati da una forte ansia:
- Disturbo evitante di personalità: chi ne soffre tende a evitare in modo assoluto le situazioni sociali per la paura dei giudizi negativi degli altri, presentando quindi una marcata timidezza.
- Disturbo dipendente di personalità: chi ne soffre presenta un marcato bisogno di essere accudito e seguito da parte degli altri, delegando quindi tutte le proprie decisioni.
- Disturbo ossessivo compulsivo di personalità: chi ne soffre presenta una marcata tendenza al perfezionismo ed alla precisione, una forte preoccupazione per l’ordine e per il controllo di ciò che accade.
Trattamento
La Terapia Metacognitiva Interpersonale appartiene all’ultima generazione delle psicoterapie cognitive sviluppate negli ultimi vent’anni. E’ nata e si è sviluppata a metà degli anni ’90 per adattare i modelli di terapia cognitiva alla cura dei pazienti con disturbi di personalità, che rispondevano meno ai trattamenti psicoterapeutici esistenti all’epoca.
Obiettivi della Terapia Metacognitiva Interpersonale
- Migliorare la metacognizione, ovvero
- la capacità di comprendere i pensieri, le emozioni, le cause psicologiche dei propri comportamenti disfunzionali;
- promuovere ed affinare la capacità di capire cosa gli altri pensano, provano e cosa li muove ad agire;
- utilizzare la conoscenza sul proprio mondo interno e sul mondo psicologico degli altri per lenire la sofferenza e promuovere modi di relazionarsi con gli altri che permettano di vivere una vita sociale più realizzata, piena di senso e attiva.
- Comprendere quali sono gli schemi interpersonali che guidano le azioni che a loro volta portano a soffrire e a bloccare la vita sentimentale, affettiva e di relazione in generale.
- Comprendere quali siano le strategie che la persona adotta per calmare le emozioni negative o superare momenti di passività, chiusura e depressione.
- Una volta aumentata la capacità di capire gli stati mentali, ovvero la metacognizione, e una volta compresi gli schemi interpersonali problematici e le strategie disfunzionali per regolare le emozioni negative, paziente e terapeuta intraprendono una serie di azioni volte a promuovere il cambiamento.
Fasi della Terapia Metacognitiva Interpersonale
Nella prima fase cerchiamo di capire come gestisci le tue relazioni attraverso:
- La ricostruzione dei collegamenti psicologici tra eventi, interpretazioni, emozioni e comportamenti
- L’identificazione degli schemi e la formulazione condivisa di come questi si attivino all’interno delle relazioni e guidino il comportamento
- La ricostruzione degli episodi che hanno contribuito alla creazione degli schemi.
Nella seconda fase ti insegno a promuovere il cambiamento:
- Ti aiuto a capire che gli schemi non corrispondono necessariamente alla realtà, ma ne sono una rappresentazione
- Facciamo esercizi per riuscire ad accedere alle tue risorse
- Mettiamo in atto azioni nuove che spezzano gli schemi e portano alla realizzazione dei tuoi desideri e alla soddisfazione dei tuoi bisogni
- Ti affianco nella formazione di nuovi schemi, che sostituiranno quelli sbagliati
- Analizziamo e comprendiamo insieme ciò che puoi fare per poter creare e mantenere relazioni soddisfacenti.
La TMI si è da sempre dimostrata altamente efficace sui disturbi di personalità, tuttavia la sua procedura, tutt’oggi in crescita ed esenzione grazie alla ricerca continua e la sua capacità di integrare nel modello molte delle tecniche più efficaci esistenti, consente di applicarla anche su pazienti che necessitano di interventi meno estremi. Infatti, lavorare sulla metacognizione e sui propri schemi interpersonali offre a chiunque un’occasione di miglioramento della propria persona e delle proprie condizioni di vita.