Dott.ssa Enza Elefante
Psicologa italiana Amsterdam e Online
L’ansia è un’emozione innata che viene provata quando una situazione è percepita come pericolosa. Attiva e prepara l’organismo a reagire, proprio come un campanello d’allarme!

Ma come si manifesta l’ansia? Quando si passa da uno stato di ansia normale a uno disfunzionale? Cosa sono il Disturbo da Attacchi di Panico, il Disturbo d’Ansia Sociale, le Fobie Specifiche e il Disturbo d’Ansia Generalizzato? In cosa consiste il trattamento psicologico? Di seguito puoi leggere le risposte a queste domande. Buona lettura!
Come si manifesta l’ansia?
L’ansia si manifesta attraverso i seguenti sintomi:
- Fisiologici: aumento battito cardiaco; respiro affannoso; dolore o pressione al petto, sensazione di soffocamento; vertigini, stordimento; sudorazione, vampate di calore, brividi; nausea, fastidio allo stomaco, diarrea; tremori, formicolio o addormentamento nelle braccia o gambe; debolezza, svenimenti; tensione muscolare, rigidità.
- Cognitivi: paura di perdere il controllo, di non essere in grado di farcela; paura di danno fisico o morte; timore di “impazzire”; paura di valutazioni negative da parte degli altri; pensieri, immagini o ricordi spaventosi; percezioni di irrealtà o distacco; scarsa concentrazione, confusione, distraibilità; restringimento dell’attenzione, ipervigilanza per la minaccia; scarsa memoria; difficoltà di ragionamento, perdita di obiettività.
- Comportamentali: evitamento dei segnali o delle situazioni percepite come minacciose; fuga; ricerca di sicurezza, rassicurazione; agitazione, irrequietezza; iperventilazione; congelamento, inerzia; difficoltà a parlare.
- Emotivi: sentirsi nervosi, tesi, agitati; essere spaventati, impauriti, terrificati; essere impazienti, frustrati.
Quando si passa da uno stato normale di ansia a uno disfunzionale?
- Quando si valuta in modo erroneo la situazione, vedendo una minaccia anche quando questa non c’è realmente;
- Quando diversi aspetti della vita risultano compromessi come il lavoro, la scuola, le relazioni sociali. Ad esempio si può avere difficoltà a utilizzare i mezzi pubblici o provare disagio quando si è al ristorante o in un centro commerciale;
- Quando l’ansia persiste nel tempo e porta l’individuo a pensare anche a minacce di pericoli futuri senza avere prove che possano verificarsi;
- Quando i segnali in grado di scatenare le risposte di paura sono molto più lievi rispetto a quelli percepiti dagli individui non ansiosi.
Quali sono i Disturbi d’Ansia?
- Disturbo da Attacchi di Panico
- Disturbo d’Ansia Sociale
- Fobie Specifiche
- Disturbo d’Ansia Generalizzato
Disturbo da Attacchi di Panico
Un attacco di panico è un improvviso stato di paura e intenso disagio fisico ed emotivo che raggiunge il picco in pochi minuti. Solitamente la sua durata va dai 5 ai 20 minuti. Le manifestazioni sintomatiche possono essere tachicardia, sudorazione, sensazione di soffocamento, dolore al petto, nausea, sensazione di vertigine, vampate di calore, sensazione di torpore o formicolio, paura di perdere il controllo o di “impazzire”, paura di morire.
Dopo il primo attacco di panico, spesso si sviluppa la “paura della paura”, ovvero il timore e la preoccupazione di avere altri attacchi di panico. Di conseguenza, per prevenire il verificarsi di altri attacchi di panico, si svilupperà la tendenza ad evitare le situazioni che possano provocarli come ad esempio non si utilizzerà la macchina o i mezzi pubblici, non si frequenteranno luoghi chiusi o affollati o non ci si allontanerà da luoghi familiari. Oppure si svilupperà la tendenza ad affrontare le situazioni soltanto dopo aver aver preso delle precauzioni sufficientemente rassicuranti come ad esempio si uscirà solo in compagnia o si porteranno sempre con sé i medicinali.
Disturbo d’Ansia Sociale
L’ansia sociale o fobia sociale è una condizione caratterizzata da un’intensa e persistente paura di affrontare situazioni in cui si può essere giudicati da altre persone. La caratteristica principale è la paura di essere criticati dagli altri durante azioni o compiti di vario genere. Situazioni temute possono essere le interazioni sociali (per esempio avere una conversazione, incontrare persone nuove, partecipare ad una festa, telefonare a persone estranee, relazionarsi con persone importanti o autorità, essere in disaccordo con qualcuno, entrare in una stanza affollata ed esprimere la propria opinione in gruppo); l’essere osservati (per esempio mentre si mangia o si beve); l’eseguire una prestazione di fronte ad altri (per esempio parlare pubblicamente, scrivere e suonare uno strumento musicale).
La persona, quando deve affrontare tali situazioni, teme di apparire incapace, ridicola e inadeguata, di agire in modo imbarazzante o di mostrare i sintomi d’ansia, i quali, pensa, saranno umilianti e saranno motivo di rifiuto da parte dell’altro. Spesso si sperimenta una forte ansia solo pensando di dover affrontare la situazione stressante (ansia anticipatoria). Le situazioni sociali vengono quindi evitate, dove si riesce, o sopportate con intenso disagio.
Fobie Specifiche
La fobia è una paura o ansia marcata verso un oggetto o verso situazioni specifiche. Tale paura è persistente e sproporzionata rispetto al reale pericolo e viene provata non solo quando lo stimolo fobico è presente ma anche quando ci si aspetta di affrontarlo. La persona che soffre di fobia specifica riconosce che la propria paura è eccessiva e irrazionale, ma nonostante ciò non riesce a non sperimentare tale reazione. Inoltre, affronta la situazione o l’oggetto temuto con grande malessere o mette in atto l’evitamento. Esempi di evitamento sono l’allontanamento dall’oggetto o dalla situazione fobica, la fuga, la distrazione o l’assunzione di alcol, droghe o ansiolitici.
Esistono 5 sottotipi di fobia specifica: animale (esempi comuni sono cani, serpenti, ragni, topi, insetti e uccelli); ambiente naturale (esempi comuni sono altezza, acqua, temporali e buio); sangue, iniezioni e ferite (esempi comuni sono vedere del sangue, ricevere una puntura, sottoporsi a procedure mediche e assistere ad un intervento chirurgico); situazionale (esempio comuni sono guidare, attraversare ponti, prendere treni, aerei, ascensori, stare in luoghi chiusi e andare dal dentista); altro (maggiormente presenti nell’infanzia, esempi comuni sono soffocare, pagliacci e maschere, bambole e rumori forti).
Disturbo d’Ansia Generalizzato
Il disturbo d’ansia generalizzato è caratterizzato da uno stato di preoccupazione eccessiva circa varie tematiche quali ad esempio lavoro, questioni economiche, famiglia, relazioni, salute propria e dei propri cari, disgrazie che possono capitare ai propri familiari. L’intensità, la durata e/o la frequenza delle preoccupazioni sono considerate eccessive sia dagli altri che dal paziente, il quale cerca inutilmente di controllarle o eliminarle. Chi soffre di disturbo d’ansia generalizzato avverte tale preoccupazione come eccessiva, poco controllabile, pervasiva, persistente ed interferente con il proprio funzionamento sociale e lavorativo.
L’ansia e la preoccupazione sono associate con alcuni dei sintomi seguenti: irrequietezza, facile affaticabilità, difficoltà a concentrarsi o vuoti di memoria, irritabilità, tensione muscolare e alterazioni del sonno. L’elemento centrale del disturbo è il rimuginio, ovvero il continuo pensare e ripensare agli eventi negativi futuri che potrebbero capitare, con l’obiettivo di prevederli, prevenirli e prepararsi ad affrontarli.
Trattamento Psicologico dei Disturbi d’Ansia
La Terapia Cognitivo Comportamentale è la terapia psicologica più efficace per la cura dei Disturbi d’Ansia, come dimostrato da diversi studi scientifici. Durante il trattamento psicologico il terapeuta aiuta il paziente a riconoscere l’ansia disfunzionale, a gestirla e ad interrompere i circoli viziosi attraverso l’individuazione e la modificazione dei pensieri disfunzionali e l’insegnamento di tecniche comportamentali.
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